BLSD – Basic Life Support Defibrillation
categoria A: popolazione “laica” e cioè a personale non sanitario potenzialmente coinvolto nell’emergenza, personale sanitario occasionalmente coinvolto nell’emergenza sanitaria
categoria B:personale sanitario istituzionalmente addetto all’emergenza.
Si ritiene opportuno, ove possibile, includere nella categoria B tutto il personale sanitario, indipendentemente dal suo ruolo istituzionale nell’emergenza sanitaria.
PBLSD | Pediatric Basic Life support Defibrillation
Il corso ha l’obiettivo di far acquisire gli strumenti metodologici e le capacità necessarie per prevenire il danno anossico cerebrale e riconoscere in un paziente pediatrico lo stato d’incoscienza, di arresto respiratorio e di assenza di polso.
Per evitare queste gravissime conseguenze occorre compiere le azioni nell’ambito della cosiddetta catena della sopravvivenza.
Il corso è rivolto a Medici, Infermieri, associazioni sanitarie di volontariato,scuole materne ed asili nido, genitori, laici
PTC | Prehospital Trauma Care
Il corso base nasce dalla necessità di sviluppare e standardizzare una metodica di approccio al paziente traumatizzato in fase pre-ospedaliera.
In altre parole si acquisiscono in modo chiaro e semplice le nozioni che mettano il soccorritore nelle condizioni di evidenziare le criticità del paziente politraumatizzato e soprattutto di porre in atto manovre salvavita di sua competenza.
Sono stati compiuti molti sforzi per ridurne l’incidenza e limitarne le conseguenze tuttavia il trauma continua a essere la principale causa di morte e d’invalidità per la popolazione al di sotto dei 45 anni di età.
Un’assistenza di alta qualità può ridurre in modo significativo la mortalità e migliorare gli esiti del paziente con trauma grave.
Ciò presuppone lo svolgersi di una catena di eventi che garantisca qualità e continuità dal luogo dell’incidente al trattamento definitivo.
Oltre il 70% dei decessi avviene infatti entro le prime 4 ore dal trauma e molte di queste morti sono riconducibili a cause evitabili e legate a errori sul piano clinico e organizzativo.
Per ridurre questo rischio, il miglioramento della gestione preospedaliera rappresenta un anello cruciale della catena dei soccorsi al grave traumatizzato.
Pertanto in questa fase la capacità di assicurare un adeguato supporto vitale è determinante, soprattutto quando i tempi di trasferimento dal terreno alla struttura ospedaliera sono lunghi.
È inoltre necessario che tutti i professionisti coinvolti nella gestione sulla scena del traumatizzato grave, così come nella prima fase ospedaliera, condividano un percorso formativo strutturato, efficace, coerente con gli obiettivi della pratica clinica.